NATURA IN MOSTRA

Mostra fotografica di

Armando Bottelli

Ci sono molti modi e mezzi per raccontare una storia: la parola scritta, il racconto orale, il cinema. Sono

tutti strumenti efficaci che permettono di veicolare il contenuto di ciò che si vuole narrare, ma nessuno tra

questi ha l’immediatezza posseduta da una singola immagine.

Le fotografie, infatti, hanno il pregio di riassumere in un unico frammento una moltitudine di significati,

molti di più rispetto a quelli dati dallo stesso fotografo. Una buona immagine viaggia su un doppio binario

comunicativo: c’è quanto chi ha scattato la foto voleva dire, ma anche ciò che chi ora la osserva le

attribuisce. Gran parte del significato di una fotografia viene così dato da chi osserva, andando a creare un

legame unico con l’autore di quella stessa immagine.

Oggi la fotografia naturalistica deve essere utilizzata come uno strumento per fare conservazione, per

raccontare non solo l’incredibile bellezza del mondo che ci circonda, ma anche per dare a quest’ultimo un

significato, sottolineando la necessità di conservarlo per le generazioni future e, anche, un po’ per noi. Non

è forse più bello poter vivere in un mondo in cui il colore dominante è il verde piuttosto che il grigio? Non

è meglio avere la possibilità di svegliarsi la mattina e sentire il canto degli uccelli invece che solo il rombo

disordinato dei motori? Conservare l’ambiente naturale è, in primo luogo, un favore che facciamo a noi

stessi e alla nostra qualità di vita.

Con Natura in mostra si vuole dare risalto al mondo naturale che ci circonda, anche in un territorio molto

antropizzato qual è quello in cui viviamo. Un territorio, però, che racchiude in sé dei piccoli gioielli naturali

tutelati da realtà come il Parco Regionale del Ticino, Parco Regionale del Campo dei Fiori e il Parco Pineta

di Appiano Gentile e Tradate. All’interno di questi parchi vive un caleidoscopio di specie animali e vegetali,

ognuna con una storia che abbiamo provato a raccontare, riempiendo gli occhi di bellezza e il cervello di

curiosità, perché non è necessario spingersi in mete esotiche per scoprire il senso ultimo e profondo del

termine “biodiversità”.

Ma, questa mostra fotografica, è solo l’inizio del viaggio, un viaggio che nel prossimo futuro esplorerà tutto

il territorio della Riserva della Biosfera Ticino Val Grande Verbano, nata nel 2018 e ispirata dal programma

MAB (Man and Biosphere) dell’UNESCO. Dopo i laghi ci attendono, infatti, le grandi e sublimi montagne

dell’Ossola.

E allora partiamo, non resta che saltare la staccionata di casa e perdersi nella natura che ci circonda e nelle

storie che ha da raccontare. Perché perdersi a volte, significa davvero ritrovarsi.

Andrea Pelfini,

Redattore e

divulgatore scientifico

 

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